Il crescente settore delle Augmented Reality App è segno di un maggior interesse, da parte di mercati privati ed istituzioni pubbliche, per la visualizzazione immersiva e per quegli strumenti in grado di valorizzare i contenuti culturali tramite il coinvolgimento dell’utente. Una caratteristica spesso sottovalutata di questa digitalizzazione sta nel linguaggio ‘smart’ con cui le nozioni vengono presentate, in rapide sintesi basate su schemi, slides, liste, immagini, comparazioni, etc. Ma l’immissione continua di dati in un’app può comportare varie problematiche, sia sul fronte hardware che software: dall’ovvio aumento di peso, non trascurabile per i dispositivi tascabili, all’aggiornamento continuo della cognizione scientifica, il quale rischia di lasciare indietro tutti quei contenuti teorici che non vengono controllati o rinnovati. A questo si aggiunge il problema della costante manutenzione dei dispositivi mobili per ciò che attiene ai software, ai sistemi operativi, ai protocolli di sicurezza e ai sistemi di decodifica dei dati esistenti, soprattutto per le App AR che utilizzano periferiche audio e video. In quest’ottica, e al fine di ottimizzare le prestazioni degli strumenti mobile, risulta utile un archivio digitale, possibilmente in forma di sito opensource, che fornisca dati centralizzati e pre-catalogati appositamente per l’utilizzo in App AR. In questo modo, sarà possibile per gli utenti qualificati contribuire alle nozioni presentate tramite un sistema di upload client-server sul sito, opportunamente filtrato da controlli di sicurezza semi-automatici. La sperimentazione del contributo indaga i vantaggi e le possibilità di un sistema così strutturato, impostando il caso di studio sulla teoria delle geometrie rigate, e le architetture ad esse corrispondenti.